Con l’intento di mantenere il decoro delle vetrine sfitte come da Regolamento della Polizia Urbana di Conegliano, integrare i ragazzi dell’Associazione Piccola Comunità e della Scuola Professionale Don Bosco perché diventino parte attiva della città, cooperare per i bene comune coinvolgendo volontari socialmente utili dell’Associazione “Il Pesco” e gli Alpini di Conegliano nasce questo progetto di riqualificazione urbana.
Gli allestimenti sono stati realizzati e pensati nel pieno rispetto delle risorse, utilizzando materiali semplici, anche di riuso, lavorati artigianalmente dai ragazzi.
L’iniziativa ha avuto inizio da via XX Settembre ma si sta estendendo a tutta la città.
Attualmente sono esposte opere appartenenti ad artisti storicizzati per diffondere la conoscenza della storia dell’arte. Il progetto è in continua evoluzione.
Questo allestimento creativo è il frutto di una ricerca di forme e materiali – prevalentemente destinati allo smaltimento – che colorati, incollati e abbinati tra loro hanno dato vita a qualcosa di reale e concreto che si distacca da una realtà virtuale dalla quale i giovani d’oggi spesso sono “inghiottiti”.
Non è quindi solo un’esposizione ma una sperimentazione dell’arte frattale e dell’optical art forme artistiche caratterizzate dalla ripetizione di elementi e da effetti ottici ottenuti grazieal movimento.
E’ stato scelto inoltre di re-interpretare in formato gigante uno “Shangai” ovvero un gioco da tavolo la cui “sfida” è quella di non distruggere il perfetto equilibrio di una “composizione imperfetta” e di “tessere come un ragno” una ragnatela (di lacci di scarpe) elemento esistente in natura la cui caratteristica è anche quella di avere una struttura molto precisa.
L’installazione è un gioco di colori e specchi: “forme che potrebbero incantarci all’infinito – oltre il velo della realtà”.
La costruzione di questa installazione è stata realizzata durante il laboratorio “Ricrearti” condiviso anche con l’Associazione Piccola Comunità Onlus ed è stato un “viaggio creativo” fatto in particolar modo con Alessandro che ben conosce la “4° dimensione” e la “realtà virtuale”.
Con questa “passeggiata terreste”alla scoperta della “vita reale” e delle “figure”
che la compongono ci siamo impegnati a dare forma a delle realtà astratte e “rappresentare” in questa dimensione ciò che in questa realtà non esiste a causa delle leggi fisiche che spesso limitano la nostra fantasia.
Alessandro è stato aiutato anche da altri ragazzi conosciuti all’interno della Piccola Comunità
che egli stesso ha definito “artisti” perché, probabilmente, il laboratorio sperimentale ha il potere di risvegliare la parte creativa di chi vi partecipa.
Ad aiutarlo anche i ragazzi del Grest organizzato dal Collegio Immacolata e coordinato da Suor Barbara e da Silvia alle quali va un ringraziamento speciale così come gli Alpini di Conegliano, ai volontari dell’Associazione il Pesco per il prezioso aiuto e a Bruno De Rossi per i materiali messi a disposizione.
Insieme, abbiamo dato una nuova vita ad un ambiente sterile valorizzandone la
caratteristica principale che forse qualcuno – in questi anni – ha visto come limite: quella di essere un negozio senza vetri.
Una dimostrazione di come nella vita sia determinante il nostro personale punto di vista nei confronti di ciò che vediamo e di come, a volte, un difetto o un limite possano essere un’opportunità.
“Con questa esperienza “auguro” ad Alessandro e a tutti i giovani di sperimentare materiali e le proprie abilità manuali, costruire, creare, vivere esperienze positive, scoprire i propri talenti e metterli
a disposizione del sé e della collettività per generare una vita di valore ricordando,
in ogni momento, che ognuno di noi è “creatività infinita” capace di generare bellezza estetica e sociale”…
DaDa Debora Basei
Fondatrice di Ricrearti, Ricreiamo Conegliano
PROGETTO ARTE IN CITTÀ
DI RICREIAMO CONEGLIANO